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Recensione Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K

La Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K è ormai da circa un mese, nelle mani di diversi videomakers e studi di produzione anche in Italia,  publichiamo un interessante recensione con considerazioni e suggerimenti, che Alessandro Mattiolo della società LMC Vision ci ha fornito dopo un periodo di utilizzo come camera sulla produzione e per l’impiego in produzioni live.

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Noi di LMC Vision, incoscienti quali siamo, abbiamo deciso di prenderne due Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K a scatola chiusa al pre-order di alcuni mesi fa. Arrivate entrambe in questi giorni abbiamo avuto modo di testarle un pochino, direttamente in ambito lavorativo: sia come “cinema” camera sulla produzione di “The Smiling – la serie” in modalità B-Cam, sia come “live” camera in accoppiate con altre camere di Blackmagic (Ursa Mini Pro e Ursa Mini 4.6k ) e la regia video Blackmagic Design.

Prime Impressioni

Le prime sensazioni sono senz’altro positive, la Color Science 4 di Blackmagic è una bomba, la lut/modalità Extedend Video è finalmente una 709 gradevole, quasi quanto la venerata LCC di Arri. Il sensore non è notturno quanto quello delle Sony A7s (mk1 o mk2) ma a 3200 ISO produce un file bellissimo! La grana mi ricorda molto quella delle prime C300/500, quella che si diceva “grana organica” o “sembra pellicola“. Ecco io non ho mai girato con la pellicola, ma a 3200 ISO il risultato è molto gradevole e si ha per le mani un file 4K DCI nel peggiore dei casi a 10bit, nel migliore a 12bit RAW e non vediamo l’ora che arrivi il BRAW (Blackmagic RAW) che io, personalmente, adoro e glorifico!

Le ottiche e adattatori

In accoppiata alle due “plasticotte” abbiamo deciso di adottare due Metabones: XL e ULTRA (Canon EF Lens to Micro Four Thirds T CINE Speed Booster, quelli con l’attacco Canon PL positive lock). Secondo la teoria del calabrone (che non potrebbe volare, ma lui non lo sa e vola) i due Speedbooster non sono fatti per questa macchina, ma per le “cuginette” GH5/GH5s, ma noi ce ne freghiamo e li usiamo ambedue senza problemi di sorta.

Trasmettono diaframmi e stabilizzazione in modo perfetto. A diaframmi belli aperti, come sulle Zeiss f/1.4, si crea un leggero effetto morbidezza anni 80, ma personalemte trovo una cattiveria girare a tutta apertura, quindi scendendo anche solo a f/2 l’immagina torna perfetta e le Zeiss vengono molto valorizzate (NOTA: valori diaframmi reali, non ricalcolati dal Metabones).

Con gli zoom Canon invece altro discorso: gli onesti 24-70 f/4 L IS e 70-200f/4 L IS, ambedue stabilizzati e a buon mercato, noti per essere due LAME, diventano due leggerissimi zoom stabilizzati a diaframma 2,8, GODURIA! Certo non lavorano come uno sfocato f/2,8 su FF, ma il compromesso della PDC a f/4 e la luminosità di un f/2,8 è quasi meglio! Insomma una bomba! Molto molto felici! 

Come già detto le Zeiss diventano iper veloci (teorico f/1.2) e se usate a 3200 ISO, qualsiasi città buia, diventerà magicamente fotografabile ed utilizzabile per set notturni senza accendere gruppi da 150megatoni.  In situazioni normali, a mio avviso i 400 iso sono meglio di tutto! Ma è una mia sensazione personale. La pulizia delle ombre prima di tutto.

Colorimetria
Colorimetria spettacolare sempre e 12 bit che sono una gioia.

Costruzione

Veniamo al corpo, che forse è troppo ciccione per essere “pocket” ma almeno si impugna bene. La macchina usata con ottiche EF e relativo adattatore sposta il suo baricentro fuori dall’asse ottico. Questo vuol dire che diventa leggermente più difficile bilanciare la camera su Ronin S o similari. Idem per gimbal dal frame ridotto (Ronin M). Problema che non si pone con ottiche MFT più compatte. Soluzioni accettabili possono essere l’impiego di pesi per il bilanciamento della macchina. Insomma nulla di nuovo per chi impiega Ronin/Movi per uso professionale: un minimo di rigging è necessario, ma non impossibile.

Parte dolente della macchina il monitor, che di giorno si vede a fatica, vuoi per mancanza di NIT vuoi per l’impossibilità di orientarlo: troveremo qualche soluzione alternativa.

Robustezza della macchina: mi fa un po’ paura! Non sembra solida come tutti gli altri corpi fotografici che ho avuto, da 5D a A7s. Quindi OBBLIGATORIA (che cmq adottavamo anche sulle precedenti) la cage, che conferisce robustezza, rigidità e si sobbarcherà il grave compito di irrigidire il nostro metabones. Quest’ultimo ancorato ad un buon cage renderà la macchina una vera roccia, una vera MDP per finalità cinematografiche e professionali di un certo livello, con un certo stress di uso.

Aspettiamo con ansia che ci arrivino le cage targate Lock Circle Italia #hipock che saranno sicuramente la svolta all’uso della camera! Sia per la rigidità sia per la praticità del montaggio di tutti i nostri accessori pazzi.

Utilizzo Broadcast o live

Torniamo all’utilizzo broadcast o live: in accoppiata con Ursa Mini Pro utilizzate in HD su pieno sensore, con codec ProRes 4:2:2, in profilo color extended, con sharpening in modalità default, sono macchine che non hanno rivali! Non esiste A7s, FS7, C300… sn macchine definitive! File leggero e finito, masticabile da PC/Mac anche non performanti, con file a 10 bit che ti permettono un ulteriore intervento in post oppure la consegna diretta alla sua meta.

Non ci faccio del vero broadcast ma ho un buon passato in questo ambito, e ad oggi mi sento di poter pensionare le nostre gloriose A7s per queste nuove Pocket Cinema Camera 4K.

Panasonic Gh5? Ni… Forse passerei ad Panasonic EVA 1, ma secondo me, la nuova pocket con Metabones sta davanti anche ad EVA1 e costa 1/6.

Gamma dinamica
Gamma dinamica ne abbiamo? Secondo alcuni test visti in rete (Cinema5D) alla chart XYLA reagisce molto bene, meglio di A7s e GH5s. Porta a casa più di 11 stop, in alcuni casi quasi 13. Contando che il metro lo fa ARRI con 15, non mi sembra per nulla male. Per me la Ursa Mini Pro ha più stop di condizioni di luce ottimali, sopratutto su alte luci, ma questa macchinetta ci vede bene anche al buio, e al buio 13 stop da domare sono facili!

Gestione della luce diurna: fatevene una ragione e comprate dei buoni filtri IRND o dei comodissimi IR fader tipo i Tiffen. NON POTETE FARNE A MENO, quindi non ne parlo neppure! E’ come se vi dicessi che servono anche le ottiche per farla funzionare o le schede di memoria! I filtri sono OBBLIGATORI!!!!

Batteria e autonomia

Le batterie storiche della Canon 5Dmk2 hanno ormai i loro anni alle spalle e cm alcuni modelli di Sony, sono ormai prodotti da chiunque. Si possono trovare con + o – mAh alla portata di ogni portafoglio. La durata media, secondo il nostro impiego, non è quello dichiarato ma inferiore, comunque accettabile.

Il vero punto di svolta è l’alimentazione esterna con spinotto proprietario e ben solido, che non solo alimenta la camera ma carica anche la batteria interna, che può quindi essere usata come batteria tampone. Esempio: posso usarla sotto rete per un vento live con il trasformatore dato in dotazione o sfruttare una batteria V-Mount da parecchi mAh con relativo cavo (che tra poco troveremo ovunque) e lasciare una batteria interna che possa salvarmi in caso di calo di corrente o meglio ancora cambio a caldo della batteria v-lock.  Oppure si torna come ai tempi della 5D e si gira con 2-3 batterie cariche sempre in tasca, che poi non è cosi faticoso!

Rolling Shutter

Non ci abbiamo fatto caso, forse proprio perché la macchina non ne soffre in modo particolare, come invece l’A7s a sensore FF o la UMP a sensore S35. Anche se non penso abbia il global shutter, il sensore “piccolo” aiuta in questo problema.

C camera

Secondo me e il buon Dante Cecchin questa sarà la C camera o crash camera definitiva del cinema! Con una buona cage che ti permetta di lavorarla e riggarla, non ci sono camere che coprono questa nicchia! Metti A cam una Mini o una Red, B cam una vecchia XT o Ursa Mini Pro (why not) e C,D,Z cameras queste… con qualsiasi mount… in Raw 12Bit a 2500€ al pezzo complete di tutto… 

Considerazioni finali

In conclusione: ci piace? Si, ma aspettiamo il BRAW per urlare di gioia! La cosa che mi sn dimenticato che fa godere doppio: la prima cosa che esce dalla scatola è una licenza Studio di Davinci Resolve… ma che ve lo dico a fare ?!?

Dove la impiegheremo? Principalmente sui lavori di videomaking con ottiche EF stabilizzate e non, lavori fatti con zaini da viaggio/aereo, slider e roninS. Roba leggera e veloce, ma di qualità. Oppure accrocchiate come a noi piace fare, per trasformarle in bellissime e onestissime B camera per il cinema e pubblicità. 

Buon lavoro a tutti ! Se avete domande, sarò lieto di rispondervi.

Alessandro Mattiolo

Cinematographer / Digital Imaging Technician

+39 3478 554181

LMC Vision Snc

Volvera, Torino

www.lmc.vision

 

 

Disponibilità e Prezzo

Chi fosse interessato alla Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K è meglio che si affretti a pre-ordinarla, in modo da poterla avere tra le mani tra i primi in Europa. Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K è già disponibile al prezzo di € 1.175,00 + iva, si può pre-ordinare sul sito BL2Store