DaVinci Resolve 18.5Disponibile la nuova versione di DaVinci Resolve Studio 18.5

HDR10+ il consorzio lancia il programma di certificazione

Il consorzio HDR10+, sostenuto da Samsung, Panasonic e 20th Century Fox, ha annunciato l’avvio del programma di licenza e certificazione che assicurerà la compatibilità dei prodotti con il nuovo formato. La certificazione consentirà di apporre l’apposito logo, in modo da poter identificate immediatamente i dispositivi capaci di riprodurre video in HDR10+.

Ricordiamo che il formato si distingue da quello base, HDR10, per l’utilizzo dei metadati dinamici (come Dolby Vision). I metadati sono quelle informazioni che servono a TV, monitor e proiettori per gestire i contenuti in HDR in modo ottimale. La differenza tra statici e dinamici consiste nel fatto che quelli dinamici possono cambiare anche fotogramma per fotogramma. Questo permette di operare un’ottimizzazione molto più accurata rispetto ai metadati statici, identici dall’inizio alla fine del contenuto. HDR10+ non richiede il pagamento di royalty, a differenza del Dolby Vision.

I metadati comprendono le informazioni riguardante il picco di luminosità e del livello del nero (quindi i due estremi della scala) relativi ai display utilizzati per realizzare i contenuti che vengono poi visionati sui TV. Molto importanti sono anche il MaxCLL e il MaxFALL. MaxCLL è l’acronimo di “Maximum Content Light Level” e rappresenta i livello di luminosità del pixel più luminoso presente nel flusso video. MaxFALL, ovvero “Maximum Frame-Average Light Level”, indica invece il livello medio più elevato inerente la luminosità del fotogramma più luminoso.

Questi due parametri sono molto importanti per il tone mapping. Di cosa si tratta? I contenuti in HDR vengono generalmente prodotti con un tetto massimo di luminosità fissato a 1.000 cd/m2 – nits o 4.000 cd/m2 – nits. Quando un TV non raggiunge questi livelli deve compensare per far rientrare le informazioni entro i limiti imposti dalle proprie caratteristiche. Il procedimento che si applica è proprio il tone mapping. Al momento non esiste una procedura standard per gestire questo tipo di elaborazione. Ogni produttore utilizza algoritmi differenti che producono risultati a volte decisamente distanti tra loro.Si può preservare il livello del nero, assicurando che le immagini scure non risultino troppo buie e quindi con perdita di dettagli (tutto troppo nero per distinguere i particolari). In questo modo si vanno però a penalizzare le alte luci, quindi le porzioni più luminose, che appariranno troppo brillanti e quindi “bruciate”, un’espressione utilizzata per indicare immagini che finiscono per diventare indistintamente bianche.

Se si applica il concetto opposto, ovvero privilegiare le alte luci, si può mantenere un buon dettaglio nelle porzioni più luminose ma si rischia di penalizzare la riproduzione delle scene più buie. Queste ultime possono quindi apparire troppo spente e prive di tutti i particolari che lo spettatore dovrebbe poter distinguere.

Danny Kaye, Executive Vice President di 20th Century Fox e Managing Director del Fox Innovation Lab, ha dichiarato:

Il nuovo programma di licenza e certificazione rappresenta un passo in avanti verso la prossima generazione di display. HDR10+ migliora l’esperienza di visione per tutti gli spettatori offrendo i mezzi per raggiungere una più elevata qualità dell’immagine su un’ampia gamma di TV e dispositivi a prezzi accessibili.

Toshiharu Tsutsui, Director of Panasonic’s TV Business Division, ha aggiunto:

Crediamo che questo programma di licenza e certificazione offrirà garanzie ai consumatori che vogliono assaporare la più accurata rappresentazione di HDR secondo la visione del creatore del contenuto.
Bill Mandel, Vice President of Industry Relations presso Samsung Research America, ha commentato:

Mentre cresce la domanda per TV di ampie dimensioni e per la qualità d’immagine premium, siamo entusiasti di annunciare il programma di licenza e certificazione per HDR10+. Questo programma è stato sviluppato per soddisfare i consumatori ed evidenzia il nostro impegno nel migliorare l’esperienza di visione in HDR e nell’estendere l’ecosistema globale di HDR10+.

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